HEROIDES

Le "Heroides" ( in origine probabilmente "Epistulae heroidum", "lettere delle eroine") sono 21 lettere d'amore in metro elegiaco, indirizzate da donne, in genere del mondo del mito, ai loro amanti. In particolare: le prime 14 sono lettere di eroine mitiche (Penelope a Ulisse, Fillide a Demofoonte, Briseide ad Achille, Fedra a Ippolito, Enone a Paride, Ipsipile a Giasone, Didone a Enea, Ermione a Oreste, Deianira a Ercole, Arianna a Teseo, Canace a Macareo, Medea a Giasone, Laodamia a Protesilao, Ipermestra a Linceo); la 15a è l'unica lettera di un personaggio non mitologico, ma storico: quella della poetessa Saffo a Faone; le ultime sei, disposte a coppie, e composte da Ovidio forse successivamente, sono lettere di eroi alle loro amate, seguite dalla risposta di queste (Paride a Elena, Leandro a Ero, Aconzio a Cidippe).
Ovidio "umanizza" le antiche eroine, fa  rivivere gli antichi miti con le passioni e i turbamenti delle donne della Roma della sua epoca, riuscendo a  penetrare negli intimi recessi dell'animo femminile, a sondarne i sentimenti, attraverso ripetizioni, riprese, frasi dette e poi smentite, in un vortice d'immagini ricche di sfaccettature e di risvolti imprevedibili.
Molto varie ne sono le vibrazioni sentimentali: la penetrante seduzione che Fedra vuole a tutti i costi esercitare su Ippolito, l'amato figliastro; la vanità, tanto intensa quanto puritana, di Elena che non vuole cedere, ma cede, a Paride.

IV lettera delle Heroides
Ovidio