Innovadidattica
Progetti di innovazione didattica a sostegno dell'obbligo di istruzione

Leggere e scrivere l'ambiente
Ricerca-azione in rete
per un percorso di lettura e riscrittura in classe
con tecniche digitali su temi ambientali


I.S.I.S. Leonardo DA VINCI - GianRinaldo CARLI - Scipione DE SANDRINELLI

ATMOSFERA E INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Fenomeni e conseguenze

Il progetto

Al progetto Leggere e scrivere l’ambiente ha partecipato una classe prima dell’ Istituto Professionale de Sandrinelli, indirizzo turistico-aziendale .
È doveroso fare una precisazione per chiarire la struttura del nostro istituto: a partire dall’a.s. 2009-2010 gli istituti Da Vinci, De Sandrinelli e Carli sono stati riuniti in un’unica istituzione scolastica pur mantenendo la specificità dei percorsi che da sempre li caratterizzano; il nome che identifica l’Istituto è DA VINCI, mentre i diversi percorsi continuano ad identificarsi nelle denominazioni tradizionalmente in uso. Ecco perché nei documenti che vi sottoporremo potrete a volte trovare il nome “Da Vinci” affiancato al nome “De Sandrinelli”.


Il percorso

All’Istituto de Sandrinelli gli insegnanti di italiano, di scienze e di inglese hanno scelto di approfondire il tema dell’Atmosfera, l’inquinamento atmosferico con relativi fenomeni e conseguenze , pur consapevoli che l’impegno richiesto sarebbe stato gravoso per tutte le parti coinvolte a causa dell’eterogeneità della classe e delle diverse lingue di partenza di molti alunni (alcuni dei quali appena giunti in Italia e privi delle conoscenze di base della nostra lingua, altri in Italia da poco tempo e con una padronanza linguistica a volte non sufficiente).
Ai ragazzi sono stati presentati diversi tipi di testi, tratti da riviste, libri in adozione, grafici e tabelle dati che hanno dovuto attentamente leggere, analizzare e tramite attività guidate riscrivere.

  L'istituto Da Vinci
 

Le diverse etnie e le varie lingue d’origine dei ragazzi inizialmente considerate un motivo di impedimento per la realizzazione del progetto, sono state invece uno stimolo, dimostrandosi poi nel concreto un ottimo punto di partenza per sviluppare un percorso parallelo a quanto proposto dal progetto stesso.

Forti della propria esperienza e della volontà di riuscire ad adattare il progetto alla propria realtà, i docenti coinvolti hanno strutturato un percorso, spesso non facile, per giungere ad un lavoro finale che rispetta le richieste del progetto ma che mette in forte risalto la multietnicità della classe protagonista di questa esperienza.
Un grande aiuto è stato fornito dalla pluriennale attività svolta tradizionalmente dal nostro istituto nell’accogliere e facilitare l’integrazione degli studenti delle classi prime con particolare riguardo a coloro che provengono da altri paesi.

La scelta dei docenti è stata quella di favorire il lavoro di gruppo scegliendone attentamente, di volta in volta, la composizione.
I ragazzi sono stati divisi per abilità, conoscenze, lingue e capacità relazionali. Sono stati individuati dei tutor che hanno fatto da tramite e a volte da traduttori fornendo aiuto ai compagni nei vari momenti di difficoltà caratterizzati soprattutto dallo scoglio linguistico.

 

 

Sono state alternate lezioni frontali ad attività di ricerca individuale e di gruppo, lavori a casa ed in classe. L’insegnante di scienze ha coadiuvato i ragazzi nella realizzazione di schemi e mappe riassuntive. Il docente di italiano ha stimolato i ragazzi nella lettura, analisi e riscrittura, nell’individuazione di concetti chiave e nella formulazione di regole e di un glossario finale.
La professoressa di inglese, partendo dagli stimoli dati dai colleghi, ha affrontato il tema utilizzando ed integrando in lingua le stesse attività.

I ragazzi sono stati invitati ad effettuare delle ricerche utilizzando internet sull’argomento svolto nelle tre materie e successivamente hanno utilizzato i materiali raccolti per riscrivere i loro elaborati utilizzando il personal computer.
La classe si è recata a più riprese sia nel laboratorio linguistico, sia in uno dei laboratori di informatica per approfondire le conoscenze ed assemblare il materiale.
Uno degli obiettivi richiesti dal progetto era quello di predisporre percorsi formativi innovativi con contenuti, strumenti e metodologie che sostengano sia l’acquisizione di saperi pluridisciplinari e integrati sia competenze coerenti e congrue con l’esercizio della cittadinanza attiva.

  Partendo da queste indicazioni, gli insegnanti hanno puntato
alla conoscenza
alla sensibilizzazione
alla riflessione
sia verso la lingua scritta e parlata sia verso il tema filo conduttore dell’intero progetto.

Il risultato

Il lavoro di ricerca, studio, analisi, sintesi e produzione hanno portato alla realizzazione di un testo regolativo (rappresentato da un cartellone che riporta alcuni consigli “a fatica zero” per tutelare l’ambiente) e di un glossario multilingue che in alcuni punti riporta non solo la traduzione di parole chiave ma anche la spiegazione di alcuni concetti base.
Tutti i ragazzi della classe hanno contribuito con materiali propri (schemi, riassunti, produzioni proprie, ricerche di materiali, materie prime, progettazione degli spazi) che sono stati poi assemblati e inseriti nel cartellone finale che rappresenta una finestra che si apre sulle loro riflessioni.

 

Il cartellone finale racchiude infatti tutti i prodotti dei ragazzi, frutto delle loro attività di ascolto, lettura, analisi, ricerca e ...

RISCRITTURA!

Il cartellone - finestra lascia intravedere tutte le immagini e le didascalie da loro ritenute più significative in questo percorso.
All’interno della finestra hanno creato una tasca che racchiude tutti i loro elaborati:

La valutazione dell'esperienza

Visto il sempre maggior interesse che le tematiche ambientali destano in ciascuno di noi e lo sviluppo costantemente in crescita delle politiche di tutela dell’ambiente a livello mondiale, europeo, nazionale e locale, gli insegnanti di Scienze, Inglese ed Italiano dell’Istituto “S. de Sandrinelli” hanno ritenuto interessante ed opportuno far aderire una classe dell’istituto al Progetto di Innovadidattica.
Pur condividendo ed apprezzando gli intenti del progetto, mirati a sensibilizzare i giovani sulla necessità di salvaguardare il nostro pianeta, il team di docenti ha da subito espresso la propria perplessità riguardo la classe prescelta, principalmente perché composta in gran parte da alunni stranieri con notevoli problemi di scrittura e comprensione della lingua italiana. Per questo motivo per le attività svolte è stato necessario impegnare molte più ore di quelle preventivate in quanto il progetto richiedeva la lettura, comprensione, riscrittura ed uso di un lessico molto specifico.
Il percorso seguito, pertanto, per risultare efficace, è stato calibrato tenendo presente la realtà oggettiva dove gli insegnanti si sono trovati ad operare.
Si è dapprima introdotto l’argomento generale per testare le conoscenze, che si sono dimostrate estremamente diversificate, ma nel complesso piuttosto scarse.
Dato che ai ragazzi veniva richiesto di essere in grado di decodificare un testo, si è lavorato soprattutto sui libri in adozione (in particolar modo con i docenti di italiano e scienze). leggendo, spiegando, commentando e, alla fine, elaborando assieme riassunti e schemi essenziali ma significativi per ciascun argomento.
Si sono quindi individuate le idee e le parole chiave al termine di ogni unità. Quest’attività è stata particolarmente gradita dagli studenti che si sono dimostrati molto ricettivi e propositivi.
Si è dato spazio anche alle attività di carattere informatico: gli alunni, divisi in gruppi (scelta fatta per supportare i compagni di madre lingua straniera, per contribuire al loro buon inserimento nel gruppo classe e per potenziare lo spirito collaborativo) hanno operato una ricerca su Internet con l’insegnante di scienze, finalizzata alla produzione di un lavoro dal titolo: “Osserva e descrivi nella nostra città le possibili fonti di inquinamento atmosferico e gli effetti di tale inquinamento”.
In altre occasioni si sono recati nuovamente nel laboratorio linguistico e in quello di informatica per dedicarsi alla creazione del glossario multilingue. Laddove è stato possibile si sono strutturate alcune lezioni in co-presenza.
Molto entusiasmo ha riscosso l’esecuzione di cartelloni riportanti alcune semplici norme comportamentali atte a tutelare la risorsa “atmosfera”.
Gli allievi erano consapevoli sin dall’inizio dell’obiettivo del progetto e si sono impegnati al massimo delle loro possibilità per dare il loro contributo al lavoro finale. A tutti loro era chiaro che si sarebbe data maggior importanza alla loro partecipazione ed ai loro prodotti finali piuttosto che al solo esito delle verifiche per dare una valutazione oggettiva del lavoro svolto.

Giunti alla fine del percorso i docenti ritengono di poter affermare che si sono avuti riscontri positivi non solo in ambito didattico, ma anche educativo – relazionale.
L’esperienza ha sicuramente dato nuove idee e stimoli che andrebbero approfonditi e condivisi a 360°. Il lavoro di gruppo tra docenti ha portato ad un’analisi e successiva organizzazione dell’attività in classe che merita di essere ripetuta coinvolgendo più materie e colleghi a seconda degli argomenti da svolgere con gli allievi.

Un appunto: un progetto di questa portata merita sicuramente più spazio ma soprattutto più tempo.
Sarebbe opportuno dedicare più tempo alla formazione dei docenti ed alla realizzazione dei programmi in modo che tutti gli operatori abbiano modo di documentarsi ed organizzarsi.
Il progetto andrebbe poi sviluppato in un periodo successivo e soprattutto dopo aver attentamente osservato la classe: la sua composizione, le difficoltà linguistiche di ogni allievo, eventuali disabilità e variabili che sono ormai una costante con la quale la maggior parte dei docenti si trova a lavorare ogni anno.

Per saperne di più

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