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IL COMUNE DI DUINO AURISINA

 

     Il comune di Duino-Aurisina è situato nella provincia di Trieste, città dell' estrema parte sudorientale della regione del Friuli-Venezia Giulia, al confine con la Slovenia e con il territorio della provincia di Gorizia.

     La provincia di Trieste comprende 6 comuni: Trieste, Sgonico, Monrupino, San Dorligo della Valle, Muggia e Duino-Aurisina. 

 

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COMUNE SUPERFICIE ABITANTI

Trieste

82,4 kmq

225.801

Muggia

15,2 kmq

13.939

Duino-Aurisina

45,2 kmq

8.501

S.Dorligo della Valle

23,1 kmq

6.159

Sgonico

31,3 kmq 2.085

Monrupino

13,0 kmq

834

TOTALE 210,2 kmq 257.319

 


 

 

 

 

Il comune di Duino Aurisina

Aurisina

Sistiana

Il Villaggio del Pescatore

la popolazione slovena del carso

 

 


IL COMUNE DI DUINO AURISINA

 

       Il comune di Duino Aurisina, fondato nel 1928, si estende per 45,16 kmq, conta 8.501 abitanti ed è distante 16 km da Trieste; la sua altimetria si estende da un massimo di 343 m sulle colline dietro Ternova Piccola ad un minimo di 0 m sulla costa.

      Il comune di Duino-Aurisina comprende 14 frazioni: Duino (1313 ab.), Aurisina (2182 ab.), Sistiana,  Villaggio del Pescatore , San Giovanni al Timavo (o di Duino) , sulla costa; Aurisina Cave, Aurisina Stazione, Medeazza, Ceroglie, Malchina, Precenico, Slivia, San Pelagio, Prepotto, Ternova Piccola, Santa Croce (divisa tra Sgonico, Trieste, Duino-Aurisina) sull'altipiano.

      Altre località degne di nota sono Sistiana Mare, Visogliano e Borgo San Mauro .

Duino-Aurisina ha caratteristiche geomorfologiche articolate; presenta infatti sia una zona costiera, sia un'ampia zona collinare carsica.

      I principali centri di attrazione turistica sono il Castello di Duino e la baia di Sistiana; di notevole bellezza è il sentiero Rilke, che si snoda fra Sistiana e Duino; interessantissima dal punto di vista naturalistico la zona delle sorgenti del Timavo; per quanto riguarda l'ambito storico sono da ricordare i siti archeologici del Mitreo, della Mansio Romana e del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, dove è stato ritrovato recentemente lo scheletro intero di un dinosauro, più esattamente un Adrosauro.Tutti questi siti sono illustrati nel libro dedicato al  nostro percorso.

 


 

 

Aurisina

 

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      Piccolo centro del Comune di Duino-Aurisina, dista 16 km. circa da Trieste, 4 km. circa da Sistiana e 6 km. circa da Duino. La sua altitudine massima è di 137 m., ma si estende dall'altipiano alla costa. È inoltre sede del comune.

      Il paese ebbe un notevole sviluppo a partire dalla prima metà dell'Ottocento grazie all'intensificazione dell'attività estrattiva della pietra dalle cave di Aurisina, già attive in età romana, ma sfruttate più intensamente grazie alla realizzazione della ferrovia Trieste - Vienna e Budapest nella seconda metà del secolo.

      L'estrazione della pietra e la lavorazione dei marmi è ancor oggi la principale attività del paese e del Comune. 

 


 

SISTIANA

 

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     Questa piccola e incantevole località costiera, distante circa 2 km da Duino, ha origini antiche. Il suo nome viene fatto risalire all'onomastico romano Sextilius, da cui il prediale Sextilianus; pare infatti che una famiglia con questo cognome avesse ottenuto in occasione della centuriazione del territorio conseguente alla fondazione di Aquileia nel II secolo a.C. un ampio terreno in quella zona.

     La baia presenta delle pareti a picco per buona parte artificiali; pur non esistendo fonti certe, si può ipotizzare che già dall'epoca romana venissero sfruttate le cave locali, come quelle di Aurisina: è pensabile infatti che nell'unico approdo che si apriva nella falesia carsica la pietra venisse caricata sulle navi e trasportata ad Aquileia.

     Al I-II secolo a.C. risalgono diverse ville con funzione di residenza estiva per i ricchi aquileiesi e tergestini che venivano a passarvi le vacanze .

     Anche la pesca ha avuto un ruolo importante nella società di Sistiana, oggi non più prioritario all'interno dell'economia locale.

     Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943, i tedeschi fecero della baia una base militare per i loro sommergibili tascabili, usati per la difesa della costa.

     Oggi il paese ha abbandonato l'attività estrattiva, nonostante all'inizio del secolo fossero state aperte nuove cave (al limite orientale della località).

     Attualmente la baia funge da stazione balneare e da porticciolo per le imbarcazioni da diporto, mentre più internamente, lungo i pendii, fiorisce una zona residenziale e di vacanze. Al momento parte della baia si presenta alquanto degradata, ma è in progetto una più efficace valorizzazione turistica della zona.

 


 

IL VILLAGGIO DEL PESCATORE

 

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     Il Villaggio del Pescatore è di recente creazione: il suo aspetto odierno risale al periodo tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, quando si costruirono abitazioni per gli esuli istriani, accolti in Italia dopo il "grande esodo", per lo più pescatori provenienti dalle cittadine costiere dell' Istria . Sebbene la costa bassa sia diversa da quella rocciosa istriana, il tessuto urbano è stato costruito in modo da ricordare l' ambiente d' origine, con campiello e fontana al centro.

     Ma la zona in cui oggi sorge il Villaggio del Pescatore è un insediamento antico: grazie alla sua posizione riparata e al sicuro dai venti più impetuosi, fu frequentato da imbarcazioni sino dall' epoca romana. Infatti qui sorgeva il porto che permetteva l' accesso a stazioni di villeggiatura e alle terme.  Al suo ingresso c'erano delle isole, le Insulae Clarae, luogo termale di cui parla anche Plinio, poi ricoperto dai sedimenti, forse proprio dove oggi è insediato un allevamento di caparozzoli.

     L' attivita' economica fondamentale di questo centro, infatti, come suggerisce il nome stesso, è la pesca e la maricoltura .

     Un'altra risorsa del Villaggio del Pescatore si è rivelata negli ultimi anni con la scoperta di un giacimento ricchissimo di dinosauri: i recenti lavori di scavo hanno permesso finora di recuperare il più grande e più completo dinosauro d' Italia, Antonio, ma si calcola che nella cava ce ne siano circa altri trenta.

     Il comune di Duino Aurisina ha perciò proposto un progetto di valorizzazione dell'area per sviluppare il turismo ecosostenibile: il progetto, attualmente in discussione in Consiglio Comunale su bozza della Facoltà di Architettura dell'Università di Venezia, riguarda un'ampia area verde dalle sorgenti del Timavo fino alla cava del Villaggio. Il progetto modificherebbe sensibilmente i caratteri del Villaggio, che da luogo di pesca diventerebbe sito turistico.

 

 

 


     La stretta fascia di altipiano carsico compresa tra il mare e il confine con la Slovenia, che sovrasta Trieste, è tradizionalmente abitata da popolazione slovena. Questa costituisce oggi la maggioranza nei comuni carsici di Sgonico (Zgonik), Monrupino (Repentabor), e S. Dorligo della Valle (Dolina).

     Nel comune di Duino Aurisina (Devin-Nabrežina) la componente slovena costituisce circa un terzo del totale grazie ai consistenti insediamenti di popolazione italiana sviluppatasi negli anni '50-'60 in seguito al grande esodo dall'Istria: per i profughi istriani furono infatti costruiti interi centri abitativi quali il Villaggio del Pescatore e Borgo S. Mauro.

     Secondo un censimento del 1910, nella provincia di Trieste la popolazione slovena costituiva il 13% della popolazione del centro urbano, il 48% dei sobborghi e ben l'89% del circondario.

     Si contavano quindi 58.247 sloveni, accanto ai 118.355 italiani e ai 12.033 di altra nazionalità. Successivamente il regime fascista con la sua opera di snazionalizzazione portò alla diminuzione della popolazione slovena soprattutto nei sobborghi, mentre rimase stabile nelle campagne.

     Le stime sul numero degli sloveni di Trieste sono però estremamente variabili. Nel 1949 il Governo Militare Alleato contava 63.000 sloveni nella provincia di Trieste. Il censimento italiano del 1961 ne contò 25.582, nel 1971 24.706. Ma il geografo Valussi valutò invece la consistenza slovena, sempre nel 1971, di 52.174 unità.

     Gli sloveni non accettano le stime ufficiali compiute dai censimenti italiani in quanto non ritengono garantita la loro libertà di espressione: la loro valutazione, riferita al censimento del 1981, è di circa 49.000 sloveni nella provincia di Trieste.

 

 

Popolazione residente di origine slovena

nei comuni della provincia di Trieste

risultante nel 1971 secondo fonti ufficiali italiane:

 

COMUNE

ABITANTI SLOVENI

PERCENTUALE
Duino Aurisina 2.829  37,5%
Monrupino 543 77,3%
Muggia 623 4,7%
S. Dorligo 4.009  70,5%
Sgonico  1.138 81,6%
Trieste  15.564  5,7%
TOT 24.706  
Da P. Stranj , La comunità sommersa, Editoriale Stampa Triestina, TS 1992.

 

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